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Vi parlo un po' di me..

La mia foto
Vivo in un mondo tutto mio, perennemente in bilico fra sogno e realtà. Non seguo regole convenzionali, ma solo quelle dettate dal mio cuore. Adoro i miei amici. Temo la razionalità, specialmente quando soffoca la magia. Amo bere, mangiare, dormire, ascoltare musica (non sempre in questo ordine). Sono piena di contraddizioni. Ho paura della solitudine. Non mi interessa apparire e non mi importa cosa pensa di me chi non mi conosce. Non giudico e non sopporto chi lo fa. Sono diffidente, ma se mi fido.. mi fido. Ho provato un vuoto incolmabile ed un amore tanto profondo che ha rivoluzionato la scala dei miei sentimenti. Sono attratta dalle stranezze e dalle differenze. Cerco di vivere il più possibile, ma a volte mi prendo delle lunghe pause. Mi piacciono i capelli spettinati, le persone passionali e un po’ folli. Sono pigra, dolce, un po’ matta e sempre alla ricerca di un po' di equilibrio, ma soprattutto del grande amore.

martedì 27 febbraio 2007

Santa Sara

La Festa degli Zingari.
Ogni anno, il 24 e il 25 maggio, i gitani provenienti da tutta l’Europa, si riuniscono a Les Saintes Maries de La Mer, nella Camargue, per celebrare la loro santa protettrice Santa Sara.
Musiche tzigane, danze gitane, processioni: per giorni sacro e profano si mescolano in un'unica kermesse. Musica gipsy, cibi provenzali ma anche spagnoli, abiti dai colori sgargianti, cavalli e tori, gardians, e ancora di più..
I tramonti infuocati sugli “etangs” e sulle saline, i fenicotteri e gli altri animali in libertà.
Saintes Maries de la Mer, città meridionale della Francia, si colora di musica e danze gitane ogni maggio in onore della santa più amata dalla gente del viaggio, Santa Sara. Nel piccolo comune così si materializza l’incubo dell’uomo metropolitano moderno, cittadino e possidente: ci sono solo “zingari”. Questa festa ha perciò il grande merito di mostrare il volto aperto del popolo del viaggio, normalmente invece chiuso ed obbediente a norme ferree: la netta separazione che vige tra gli appartenenti alle varie famiglie “nomadi” e i Gagè, gli stranieri, qui si dissolve, e tutti sembrano pensare solo a divertirsi e festeggiare.
Sono 600 km da Milano.. cosa ne pensate?

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